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I libri del fisardillo

EVOLUZIONE DEL FISARDILLO

1989: il fisardillo nasce così

"Fisardillo" è una canzone che viene presentata per la prima volta nel seguente volume: Massimo Presciutti, "Il tempo dei chitarravalli", Laboratorio di Musica Circolo 16, Tipografia Vueffe, Via A. del Sarto 61/A, Firenze 1989, Presentazione del Direttore del Circolo 16. "In picciol vaso... prezioso unguento. Tale è il contenuto e il contenente dell'opuscolo che il maestro Massimo Presciutti presenta come lavoro desunto dall'attività didattica espletata presso le scuole del Circolo 16 di Firenze. È un lavoro non adatto per i critici: esso è nato invece per essere destinato ai ragazzi al fine di gratificarli in quanto prima ispiratori e poi autori delle favole. È così: semplice, onesto, sincero. Oggi che ormai la fantasia va scomparendo – e non solo dal vocabolario – l'abbeverarsi alle fonti dell'immaginazione è un ritrovare gusto e quindi gioia, è un ritrovare libertà e quindi capacità di commisurarsi con la realtà e di dominarla. Il maestro Massimo ha capito questo. Il successo con i ragazzi scaturisce proprio dal suo atteggiamento pensoso ed amorevole verso di essi e dalla sua capacità di rendere unisoni i momenti di tutte le vibrazioni del cuore" (Luigi Paternostro, "In picciol vaso... prezioso unguento" – presentazione al volume). La canzone cresce nel tempo, nel senso che diventa patrimonio umano, viene ripresentata in volumi successivi, il fisardillo graficamente si sviluppa di pari passo con la grafica del suo autore. Nel libretto "L'ultima cicala", serie Baby Rock, progetto grafico di Berlinghiero Buonarroti, Firenze 1989, il fisardillo sembra anticipare un musical... (à suivre...)

Ecco il fisardillo anni novanta, sta "Difficile star fermi sulle gambe",
serie Baby Rock, stampato in proprio, Firenze settembre 1990.

Questo stesso disegno appare anche nel libretto a supporto dell'opera rock "Il perfetto scarafaggio" (serie Baby Rock, Progetto grafico di Berlinghiero Buonarroti, Art director Sergio Cencetti, stampato in proprio, Firenze giugno 1993), così recensita su "La Repubblica", anno 18, numero 130, Firenze, giovedì 10 giugno 1993 dal vecchio amico dei tempi di "Ca Balà" Roberto Incerti.

Il 1993 risultò fertilissimo per il nostro fisardillo. Pressoché nello stesso periodo dell'opera rock esso (o "egli" che dir si voglia) si butta nel mondo dell'arte entrando nelle pagine scritte a mano del "Bollettino dell'artista" di Amedeo Lanci, "Lattacco" n. 2, stampato in Firenze maggio 1993.

Sempre nel 1993 il fisardillo si stacca dal mondo infantile e si getta nel mondo degli intellettuali (non trovando per altro differenza alcuna) presenziando in perfetto stile svizzero Nebelspalter molteplici eventi tra cui, curiosa, rimane questa partecipazione alla rivista iraniana "Kayhan Caricature" (the Monthly Specialized in Caricature), Second year / Twentieth issue, October 1993.

Terzo millennio: la canzone "Fisardillo" entra a far parte del terzo CD, "Il perfetto scarafaggio".
Il disegno che segue si trova nelle pagine interne del CD stesso.

Nell'ultima trasformazione il mantice fatto di ponderosi libri torna ad essere ancora graficamente legato all'infanzia, quasi un percorso all'incontrario, un viaggio nel tempo, un tornare bambini per una riconquistata leggerezza e adattabilità.

Amici spaziotemporali alla Melbookstore il 1 aprile 2007 in Le 44 stagioni in fila per sei col resto di due.
Tra gli altri da sinistra si vedono Giulia Odorico che canta accanto a Paolo Pampaloni (al basso elettrico),
Jamie Marie Lazzara (al violino), Massimo che canta con la chitarra, Carlo Scapecchi (al violoncello).


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